La Prevenzione ll concetto di prevenzione rispetto ai disturbi psichici è connesso da un lato al miglioramento dei “fattori protettivi”, ossia delle esperienze positive che caratterizzano la vita dell’individuo all’interno del suo contesto socio-culturale (ne è un esempio l’aver ricevuto esperienze di accudimento materno soddisfacenti e positive). D’altra parte la prevenzione è strettamente legata al concetto di “riduzione dei fattori di rischio”, ossia di tutte quelle esperienze che minacciano uno sviluppo sano dell’individuo (ne sono un esempio le esperienze di abbandono o di cattivo accadimento ricevute nell’infanzia). Sono state individuate 3 categorie di prevenzione: LA PREVENZIONE PRIMARIA: Si interviene sui fattori di rischio con l’obiettivo di evitare l’insorgenza del disagio e la probabilità che l’individuo venga esposto al rischio di insorgenza di un disturbo. Esempi di interventi di prevenzione primaria sono l’educazione alla salute, gli interventi sull’educazione sessuale o alimentare nelle scuole. LA PREVENZIONE SECONDARIA: si interviene sulla prevalenza piuttosto che sull’incidenza, con l’obiettivo di ridurre un problema che comincia a manifestarsi. LA PREVENZIONE TERZIARIA: Si interviene su un problema-disagio che si sta manifestando pienamente, per evitarne le conseguenze (la diffusione, l’aggravamento o la cronicizzazione). |