Consulenza psicologica e psicoterapia: le differenze Mentre tra i professionisti psicologi e psicoterapeuti è ben chiara la differenza tra consulenza e psicoterapia, è molto diffusa e sicuramente comprensibile la confusione tra i due termini per chi non appartiene o non ha direttamente a che fare con la professione. Comincerò con il delineare alcune delle principali caratteristiche della consulenza (o counselling), per giungere a chiarirne le fondamentali differenze rispetto alla pratica psicoterapeutica. Il termine consulenza psicologica fa riferimento a un intervento interpersonale nel quale terapeuta e paziente lavorano insieme per creare le condizioni affinchè “la persona che chiede aiuto scelga e decida in modo informato e autonomo”. In genere la consulenza affronta situazioni di minore gravità, che interessano disfunzioni lievi della personalità e problematiche di cui la persona è consapevole, come ad esempio le difficoltà di comunicazione, la difficoltà di inquadrare adeguatamente problemi. In tali situazioni lo psicologo aiuta la persona a gestire difficoltà riguardanti l’interazione tra fattori interni alla persona e il contesto esterno. La consulenza ha in genere durata breve (2 o 3 incontri) e può, ma non necessariamente, proseguire con l’intervento terapeutico. La psicoterapia “affronta situazioni disfunzionali o patologiche della personalità”. Si occupa di disagi che sono soggettivamente difficili da gestire, che spesso sono strettamente connessi ad apprendimenti precedenti che interferiscono con scelte presenti e prospettive future. Lo psicologo che si occupa di consulenza è il professionista laureato e abilitato all’esercizio della professione. L’esercizio della pratica psicoterapeutica richiede, oltre alla laurea, un diploma specialistico che fornisce al professionista modelli di intervento, strategie e tecniche indispensabili per portare avanti un processo terapeutico. La conduzione di una seduta infatti, così come di un intero percorso di psicoterapia richiede, oltre all’analisi e focalizzazione del problema presentato, l’elaborazione di un piano di trattamento finalizzato al raggiungimento di obiettivi fissati. Senza un modello teorico di riferimento, una buona dose di intuito e la competenza in termini di strategie e tecniche di intervento, lo psicoterapeuta procederebbe “a tentoni”, brancolando nel buio alla ricerca di possibili soluzioni e cure. E’ invece fondamentale avere ben chiara la direzione lungo la quale si sta procedendo durante l’intervento, seppure ogni modello teorico di riferimento va adattato alle caratteristiche individuali e alle esigenze pecifiche del cliente. Dott.ssa Ida Lopiano |
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